La caveja è un oggetto intimamente legato alla faccia contadina della Romagna ed è quindi facile il collegamento alla cucina tradizionale locale.
Le testimonianze delle persone più anziane raccontano di un passato non troppo remoto in cui i grandi casolari di campagna erano abitati da famiglie estremamente numerose. Normalmente gli uomini si occupavano del lavoro nei campi e le donne provvedevano alle faccende domestiche.
Mia nonna racconta di aver vissuto la sua gioventù in un casolare abitato da 22 persone a Novafeltria, paese all'epoca marchigiano, poi annessosi per referendum all'Emilia-Romagna il 15/08/2009 assieme ad altri sei comuni dell'alta Valmarecchia. Essendo donna lei si trovava quotidianamente coinvolta nella preparazione dei pasti per coloro che si dedicavano al lavoro nei campi. I piatti della tradizione, sviluppatosi in questo contesto agricolo, sono dunque collegabili alla caveja in quanto essa è fiero simbolo della cultura rurale romagnola. Citiamo dunque i principali.
La prima pietanza che viene in mente quando si pensa alla Romagna è indubbiamente la piadina, spessa nel cesenate, nel forlivese e nel ravennate, sottile nel riminese. Essa rappresenta a tutti gli effetti il pane della Romagna, alimento versatile e piuttosto duraturo.
Il crescione è un'evoluzione della piadina, in cui l'impasto è steso, condito e richiuso su se stesso, in modo da creare una sorta di piadina ripiena.
Come non citare poi i cappelletti, pasta fresca ripiena con ciò che il territorio offre. A seconda delle zone e della tradizione delle singole famiglie il ripieno (o "compenso", in diaetto) può essere di sola carne oppure carne e formaggi, solitamente gallina, prosciutto, casatella e squaquerone, prodotti locali presenti in tutte le case di campagna. Oggi i cappelletti sono cucinati in brodo o, meno frequentemente, al ragù. Da recenti indagini svolta da un giornale locale interrogando cittadini cesenati, è emerso che in passato esisteva anche una preparazione più esotica, che prevedeva l'uso del cedro, ma la cui ricetta è andata purtroppo perduta.
Sarebbero ancora tante le pietanze da citare, ma limitiamoci a queste tre per non dilungarci eccessivamente.
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